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Pioli: obiettivo 4° posto. Ibra ancora non in campo

Ogni partita conta…
“Assolutamente si. Siamo indietro rispetto a dove vorremmo essere. Dobbiamo pensare solo a domani. Per fortuna la stagione non è finita martedì scorso, dobbiamo dimostrare chi siamo”.

È meglio giocare domani?
“È una fortuna poter giocare. Abbiamo subito una delusione forte, ci ha creato sconforto non andare in finale. Ci abbiamo messo un po’ più di tempo, ma ora siamo preparati per far bene domani reagendo da grande squadra quale siamo”.

Obiettivo quarto posto…
“La Champions è l’obiettivo. Tutti i bilanci vanno sospesi fin quando non finirà il campionato: andare in Champions è troppo importante”.

È la delusione più grande per lei?
“Delusione grande perché l’obiettivo è molto grande. Siamo partiti in 32, siamo arrivati tra le prime quattro. Mi auguro ci siano occasioni così in carriera. Sto parlando tanto con i miei giocatori. Abbiamo fatto un percorso in cui sono più i successi che le delusioni. Abbiamo preparato la partita”.

Ne valeva la pena?
“Certo che ne valeva la pena. Abbiamo imparato delle cose che l’anno scorso non avevamo fatto. È tutta esperienza che ci aiuterà per crescere in futuro”.

È realistico puntare al quinto posto?
“L’unica cosa reale è vincere domani, altre cose (la sentenza sulla Juve, ndr) non le possiamo controllare e non ci riguardano”.

Complesso di inferiorità rispetto all’Inter?
“La differenza l’hanno fatta i primi due primi tempi: all’andata abbiamo subito due gol, al ritorno, con posizioni diverse, abbiamo avuto tre occasioni nitide ma non siamo riusciti a far gol. Ma non dobbiamo guardare indietro. Se pensiamo all’occasione che ha avuto il Napoli dopo 20 secondi con noi all’andata… È il passato, dobbiamo guardare avanti”.

Troppo stress per i titolari?
“Non credo, noi siamo arrivati bene alla partita. Tutte le rotazioni che ho fatto sono state fatte per arrivare in condizioni buone”.

Difficoltà con le piccole?
“Sto già valutando alcune conclusioni, abbiamo avuto delle difficoltà in questo tipo di partite”.

Perché succede?
“È il nostro difetto più importante: per la mole di lavoro abbiamo finalizzato troppo poco; errori tecnici o di scelta, bisogna far meglio, soprattutto quando le difese sono chiuse. Noi siamo stati carenti nelle cose per determinare il risultato finale. Tutti hanno dato il massimo, qualcuno con prestazioni migliori, qualcun altro no. Fa parte di una stagione molto lunga e impegnativa che ci ha visto non all’altezza delle nostre possibilità”.

Il calcio italiano ha risolto i problemi?
“Dipende dalla continuità che si avrà nei prossimi anni. Bisogna dar merito ai club. Per dare continuità bisogna avere idee e talento”.

Per il futuro c’è bisogno di forze fresche o di cambiare i piani?
“Le scelte fatte sono state condivise, poi faremo delle. valutazioni a fine stagione”.

C’è poca riconoscenza nei confronti della squadra?
“Non lo so, non è una mia preoccupazione. Abbiamo ottenuto dei grandi risultati in 3 anni e le aspettative sono molto alte. Stimo i miei giocatori. Alleno un top club che vuole risultati e bel gioco: quando vinci ti elogiano, quando non vinci ci sono le critiche”.

E se ci si qualifIcasse in Champions…
“Potrebbe essere ancora una stagione con voti alti, oppure un po’ deludente”.

Che voto dà alla stagione?
“Nei voti siete bravi voi. Aspettate tre settimane poi vi dirò cosa penso della stagione del Milan”.

Saranno le partite dei nuovi?
“Sono importanti per tutti. A fine stagione vedremo”.

Origi è ormai a sinistra?
“Definitivamente no. Quando c’è mancato Rafa mi è sembrato giusto far giocare lì Divock, ma è completamente sbagliato parlare dei singoli perché hanno giocato tutti e noi giochiamo bene se tutti si esprimono ad un certo livello. Il nostro limite è il fatto di non riuscire a vincere se non giochiamo bene tecnicamente, le cosiddette gare sporche”.

Il gioco è migliorato o peggiorato?
“Quest’anno abbiamo aumentato il dominio delle partite. Siamo mancati nell’ultimo quarto di campo, è qui il nostro peccato originale ed è un peccato bravo”.

Ibra ce la farà a tornare a giocare quest’anno?
“Me lo auguro. Ad oggi non so rispondere perché Ibra non è tornato sul campo”.

Qual è stato il mostro di quest’anno e qual è il mostro da lasciare fuori dalla porta?
“Giocare da Milan, con la determinazione e lo spirito che ci hanno sempre contraddistinto. Le lacrime che avevamo le abbiamo tutte buttate fuori. Ora ci vuole determinazione per finire bene il campionato”.

La gara di domani è insidiosa?
“La Samp sta giocando con grandissima dignità e orgoglio, è un avversario difficile. Non sto mettendo le mani avanti, ma sta giocando un bel calcio e ha poco da perdere. Se loro giocano con passione e orgoglio, noi cosa dobbiam fare?!”

Squadra meno spensierata?
“Spensierati, sorridenti e felici lo sei quando le cose ti vengono bene. Purtroppo quest’anno non abbiamo avuto continuità in campionato”.

Sono mancate certezze?
“in difesa siamo partiti con la coppia dell’anno scorso, poi le cose cambiano. Ora c’è Thiaw che sta facendo bene”.

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