Si è fermato Verdi: quanto è stato complicato preparare questa partita? Djuric è pronto per partire dall’inizio?
“Verdi ha un problema muscolare che si verifica in un momento di grande intensità dell’attività. Sono cose da mettere in conto. Milan si è allenato con regolarità, da quel punto di vista è andato tutto per il meglio ed è sicuramente recuperato”.
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Quanto sarà difficile far breccia nella difesa della Samp?
“Loro di recente hanno pareggiato con Inter e Salernitana, erano riusciti a pareggiare in casa della Juve. È una squadra aggressiva e in salute, conosciamo tutti Marassi e anche quello è un aspetto importante. Sarà una gara difficile, dovremo affrontarla con grande forza e determinazione: anche loro sono molto aggressivi, sarà una partita in cui dovremo essere molto reattivi, sarà fondamentale l’approccio, saranno novantacinque minuti di battaglia”.
Teme l’atteggiamento della Samp? Cosa sta succedendo a Doig?
“Doig è un ragazzo giovane, alla prima esperienza in un campionato di questo livello. A questo aggiungiamo una situazione di classifica particolare, con gare che comportano grande dispendio di energie nervose. Non ho visto un’involuzione, c’è solo stata un po’ di rotazione, ma il ragazzo sta molto bene. È un percorso normale per un ragazzo del genere in un campionato importante. Sarà fondamentale l’approccio alla gara: la Samp, nonostante la classifica, ha combattuto in tutte le gare e ha giocatori di qualità, come Djuricic e Gabbiadini. Dovremo essere molto preparati”.
Come valuta le parole in settimana di Sogliano?
“Credo che siano in linea con quello che ci diciamo. Da quando siamo ripartiti la squadra ha fatto un percorso importante: per il momento questa cosa non basta, e quindi con grande determinazione dovremo cercare di migliorare in quello che dobbiamo migliorare. Vedere tutto nero oggi è sbagliato, perché la squadra sta facendo un campionato da Verona degli ultimi anni, da quando siamo ripartiti. Il nostro morale non deve essere condizionato dai risultati degli altri. C’è ancora tempo, e abbiamo le possibilità di raggiungere il nostro obiettivo: in questo momento le cose le stiamo facendo bene, le dovremo fare meglio, ma con i tempi giusti, altrimenti il rischio è quello di incappare nuovamente negli errori commessi durante le dieci sconfitte consecutive, che sono state vissute tutte come ultime spiagge. Sbagliare è umano, perseverare è da… coglioni”.
Ci fa il punto sugli infortunati?
“Hien non sarà recuperato, dovremo aspettare. Ngonge lo testeremo domattina. Ceccherini, Sulemana e Lasagna sono a disposizione”.
C’è stato un confronto con la squadra in settimana?
“No, al di là delle solite cose. Sul fatto che ci sia da migliorare alcuni aspetti non ci sono dubbi, sappiamo che dobbiamo cercare di accelerare i tempi, ma la squadra sta comunque facendo uno sforzo importante. Non dimentichiamo che ci sono anche avversari di grande livello: il Monza sta facendo un grande campionato. Complessivamente la squadra sta facendo tante cose buone, consapevole del fatto che vadano fatte meglio”.
Quanto resterà fermo Hien?
“Non lo sappiamo ancora: si tratta di uno stop muscolare, non abbiamo la certezza che possa rientrare con la Juventus. Prima di sbilanciarci dobbiamo aspettare ancora un po’”.
C’è un po’ di rammarico per questi infortuni?
“È sempre meglio avere tutti a disposizione. In un percorso del genere, però, sono intoppi che devi mettere in conto. Fino ad oggi, al di là di Henry e Hrustic, sono state cose risolvibili nel medio periodo. Nell’arco di una stagione, soprattutto come questa, stop come questi possono capitare”.
Come ha visto Djuric in questi ultimi allenamenti?
“Fortunatamente non ha avuto intoppi nel post-infortunio: settimana scorsa si era già allenato, questa settimana l’ha fatto con regolarità. È recuperato e a disposizione. Ha caratteristiche uniche all’interno della squadra, che con lui può fare determinate cose. Come sostengo sempre, però, da qui alla fine avremo bisogno di tutti. I ragazzi lo sanno e l’hanno capito, sono pienamente coinvolti e questo è lo spirito che dovrà contraddistinguerci da qui alla fine”.