Cosa è mancato?
“La squadra ha fatto una buona prestazione, basta guardare i numeri: il Torino ha calciato poco in porta, ma non possiamo subire gol del genere. L’1-0 su palla inattiva, il 2-0 su una situazione che andava gestita meglio. Però in questo momento siamo condannati oltremisura dagli episodi. Comunque la squadra c’è per affrontare questo finale difficile”.
Con il vento a favore serviva osare di più.
“Dobbiamo concretizzare di più, crederci nella finalizzazione. Al di là poi del vento. Non ricordo grandi occasioni del Torino, a parte le due reti. Dobbiamo fare meglio, conosco solo il lavoro per uscirne”.
Due gol in tre minuti non la preoccupano?
“Ho cambiato Ceesay e Di Francesco perché il Torino era bassissimo e non c’era profondità, ho messo Colombo e Oudin perché negli spazi possono andare al. tiro. Strefezza ha fatto bene. Dobbiamo migliorare nella concretezza e nell’attacco alla porta. Ai ragazzi ho detto che non si possono buttare punti così, le squadre importanti devono metterci in difficoltà”.
Come sta Hjulmand?
“Ha preso una manata, un dito gli era entrato nell’occhio. Non riusciva a vedere, ho dovuto cambiarlo per questo motivo”.
La preoccupano le statistiche?
“Serve il gol, bisogna trovare le soluzioni senza crearci un’ossessione. Ho rivisto un buon Strefezza, Oudin ha fatto bene. Ma anche Colombo ha avuto una buona gestione della palla. Dispiace perché sono dei momenti così, ma noi ci abbiamo messo del nostro”.
È mancata un po’ di precisione sui calci piazzati?
“Oudin ha un piede importante, pericoloso, che può far gol. Mi sta dando buoni segnali, predilige giocare sulla destra. Ma è un fatto di qualità, anche il cross o la traiettoria. Dobbiamo migliorare, ma non è mai facile attaccare le squadre a difesa schierata”.