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Stankovic: mi dispiace per l’eliminazione, ma bene Colley, Sabiri e Djuricic

Dopo l’eliminazione dalla coppa Italia di Firenze, Stankovic preferisce concentrarsi sui segnali positivi arrivati dalla sua squadra.

Potevate fare di più?
“Quando esci da una competizione non sei felice, ma noi la abbiamo onorata, in casa di una squadra forte. Per nessuno in Italia è facile giocare a Firenze, la Fiorentina ha un organico importante e un bravo allenatore, un amico. Ci abbiamo provato. Come prima cosa siamo riusciti a gestire le energie, a fare le rotazioni. Ci prendiamo il buono, come i ritorni di Colley, Sabiri e Djuricic, giocatori molto importanti. Abbiamo anche fatto riposare Nuytinck, che era influenzato. Idem Vieira. Il nostro cammino è diverso, già lunedì ci aspetta una battaglia”.

Lunedì con l’Empoli è decisiva?
“No, anche se sarà importante. Con il Sassuolo, specie nel primo tempo, abbiamo visto cose buone. Poi c’è stato il Napoli, che ha una rosa di campioni, e i ragazzi non mi sono dispiaciuti. Stasera usciamo a testa alta, complimenti alla Fiorentina che va avanti. Siamo riusciti a tener botta”.

La Sampdoria è diversa?
“Non faccio paragoni, quanto successo prima l’abbiamo archiviato. Siamo ripartiti, proviamo a essere più duri e organizzati, se continuiamo così qualcosa ci tornerà di sicuro, ne sono convinto. Non ci arrendiamo, non è nel mio DNA e ho dei ragazzi umili e orgogliosi che non vogliono mollare. Le difficoltà sono mille… Ma non piango. Devo trovare soluzioni e i ragazzi sono disponibili, questo mi dà forza di resistere. Vedo che sono disposti a qualsiasi cosa”.

Chi recupera per lunedì?
“Murru ha avuto un problema, Nuytinck un forte assalto influenzale. Lo stesso Gabbiadini è rimasto a Genova ma ha lavorato bene”.

Che risposte ha avuto da Sabiri e Colley?
“Per come sono io si può sempre far meglio, ma la risposta è quella che volevo. L’atteggiamento era giusto, sacrificio e umiltà”.

Si aspetta una mano dal mercato?
“Cerco di dare me stesso, se ho aspettative le tengo per me. Non mi piango addosso, non ho una giusta risposta perché dipende da tante cose. Mi piacerebbe avere un po’ più di scelta e dare riposo a qualcuno. Non dipende da me”.

Come ha visto Jovic?
“Non voglio immischiarmi ma lo conosco sin da ragazzino, che era nella Stella Rossa, e per me è un fuoriclasse. Dategli fiducia e non mettetelo in discussione, più che una critica gli serve un abbraccio e tranquillità”.

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