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Inter-Plzen: la conferenza pre gara di Inzaghi e Mkhitaryan

Inzaghi: se Lukaku confermerà lo stato di forma degli ultimi allenamenti sarà convocato. Mkhitaryan: Lukaku è importante quanto Brozovic.

Le parole di Inzaghi

Siete a un passo dal passaggio agli ottavi, quanto sarebbe importante?
“Sappiamo di avere fatto quattro partite nel migliore dei modi, ma domani è una finalissima. Siamo nelle condizioni dello scorso anno, con un girone più difficile e la possibilità di centrare il primo obiettivo stagionale con una giornata di anticipo, sapendo che a Monaco sarebbe difficilissimo”.

Ritiene che in questo processo ci sia da sistemare la fase difensiva?
“Sì, per i difensori che abbiamo e la squadra che abbiamo, la fase di non possesso dell’anno scorso che è stata la seconda miglior difesa del campionato: dobbiamo crescere. Quando si parla di fase difensiva non si parla solo di difensori, ma di tutta la squadra”.

Lukaku verrà convocato? Cosa può migliorare nella fase offensiva?
“Se conferma l’allenamento di ieri e i tre precedenti, verrà convocato. Sta lavorando con tantissimo entusiasmo e tantissima voglia, manca ancora l’allenamento di oggi ma è in netta ripresa. È un giocatore importantissimo per noi, è mancato due mesi ed è stato una grave perdita. Però gli altri attaccanti hanno fatto sempre bene, pur sapendo che nel calcio si può migliorare sempre abbiamo sempre segnato tranne che col Bayern”.

C’è una differenza tra la difesa in casa e quella in trasferta. Cosa cambia?
“Bisogna essere bravi a lavorare anche di più, l’anno scorso non c’era questa differenza. I gol concessi sono diversi, il primo domenica è stato un calcio di rigore, sul secondo dovevamo coprire meglio il campo, però è stato un grandissimo gol di Ikoné. Il terzo l’abbiamo visto e rivisto, non possiamo concederlo perché è un gol al novantesimo sul 3-2, una squadra come la nostra non deve concederlo”.

Questa qualificazione si lega al rinnovo di Skriniar. L’idea è che siano fondamentali i soldi che porterebbero gli ottavi. Quanto è importante che questa situazione si risolva?
“Per quanto riguarda le situazioni, ho la fortuna di avere dei dirigenti bravissimi a fare questo, ci stanno pensando loro. Il pensiero non va solo a Skriniar, abbiamo altri giocatori nella stessa situazione di Milan. Spero che si risolva tutto velocemente, fermo restando che Milan è in netta crescita. Dobbiamo continuare, poi speriamo che per quanto riguarda il contratto, non solo lui ma penso anche ad altri giocatori, da allenatore so già che i miei dirigenti sono bravi e sono al lavoro per risolvere”.

Si riconosce meriti nella crescita della squadra?
“Noi allenatori siamo sempre giudicati in base ai risultati, nella testa ho la partita di domani, qualificarsi sarebbe qualcosa che se guardiamo al sorteggio sembrava molto lontano. Domani abbiamo questa possibilità davanti ai nostri tifosi, speriamo di regalare questa soddisfazione a loro e anche a noi stessi. Manca l’ultimo passo e lì la squadra forte deve venire fuori”.

Il mondiale si avvicina, come vede i ragazzi che saranno impegnati?
“Sereni, abbiamo sette giocatori che vanno al mondiale, domani penso che recuperiamo Romelu, gli altri cinque li vedo quotidianamente e pensano all’Inter”.

Le parole di Mkhitaryan

Dove può arrivare questa Inter?
“Vogliamo arrivare più in alto possibile, non è ancora l’Inter che vogliamo essere, si può migliorare e lo sappiamo. Dobbiamo lavorare di più, a tutti i livelli, c’è un grande potenziale e non siamo ancora soddisfatti”.

Se dovessi indicare la cosa in cui siete migliorati di più?
“Quello che scriviamo sui social non è quello che pensiamo… Prima della gara col Sassuolo avevamo vinto col Barcellona e anche lì ho detto che iniziava una nuova pagina, sapevamo che potevamo ancora migliorare partita dopo partita. Col Sassuolo è stata difficile e poi con fiducia siamo andati al Camp Nou, tutti hanno visto quanta voglia avessimo di vincere. Domani è una partita in cui dobbiamo mostrare quello che possiamo fare, è la partita più importante del girone. Dobbiamo fare una partita perfetta per vincere e andare ai playoff”.

Avete dimostrato di saper reagire ai gol subiti, anche a Firenze. È cambiato qualcosa nella convinzione?
“Sono da solo quattro mesi all’Inter, non so com’era prima ma quello che posso dire è che ci siamo parlati e abbiamo capito che dobbiamo giocare fino alla fine, non importa quello che succede, a calcio si gioca 90 minuti più recupero. È successo anche a Firenze: dopo aver concesso un gol non abbiamo mollato, abbiamo abbassato la testa e continuato a giocare, era la partita della vita per noi… Quando Dzeko ha controllato la palla ho fatto uno sprint pensando che, anche se l’avesse data a Barella, mi sarebbe arrivata comunque. Sono stato al posto giusto al momento giusto”.

Aspettiamo la convocazione di Lukaku, cosa vi può dare di più anche a livello di umore?
“È un giocatore importantissimo, così come Brozovic. Ci mancano tutti, questa squadra non è composta solo da chi parte titolare ma da tutti i giocatori. Spero che ci possa dare tanto, ha personalità ed esperienza, voglia di vincere e fare gol”.

Quali sono gli errori da non commettere domani?
“I rischi ci sono sempre, noi dobbiamo pensare a fare la nostra partita, non ce ne sono di facili. Ogni gara ha le sue difficoltà, domani è la gara più importante del girone e noi vogliamo vincere e passare avanti”.

Come vedi la crescita di Asllani?
“La soluzione lì in mezzo l’ha trovata il mister, è lui che sceglie la squadra: noi cerchiamo di aiutarci a vicenda e fare il meglio. Asllani ha grande potenziale, secondo me è un giocatore che ha tanta voglia di migliorare, di studiare, e anche noi proviamo ad aiutarlo. Sappiamo di avere bisogno di tutti i giocatori, a prescindere da chi giochi dobbiamo aiutarci tutti a vicenda”.

Hai detto che non è ancora l’Inter che volete. Come mai si è arrivati così tardi a trovare una quadra?
“Tutte le squadre hanno alti e bassi, anche noi. È possibile che siamo partiti in basso, ora siamo in alto e vogliamo salire ancora di più. È così la vita, si giocano partite belle e partite brutte: siamo partiti male, ma ora stiamo trovando il nostro gioco e spero che miglioreremo ancora. Sappiamo che non abbiamo più jolly da poter usare e vogliamo vincere ogni partita senza fare errori. Capitano sempre, ma si può migliorare”.

Sei tra i giocatori più versatili in squadra, dove ti sei trovato meglio?
“Mi trovo molto bene in campo, non importa dove. Più vicino sono alla porta avversaria meglio è, ma anche giocare mezzala va bene. Sappiamo cosa fare, siamo una squadra molto brava. Calha o Brozo? Non fa differenza, sono due giocatori perfetti e bravi, ci capiamo molto bene. Stiamo aspettando tutti gli infortunati”.

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