Allegri elenca i tanti indisponibili, ma c’è anche il rientro lampo di Mckennie.
Come sta la squadra?
“La squadra ha lavorato bene in questo mese, la prima è sempre una partita che incuriosisce. Contro un Sassuolo che l’anno scorso ci ha battuto in casa, una squadra tecnica, dobbiamo fare una bella partita. Bisogna giocare da squadra, ci sarà lo stadio pieno e ci vorrà entusiasmo. Abbiamo fuori Rabiot e Kean per squalifica, credo sia una situazione da rivedere perché un giocatore non può saltare una gara per un’ammonizione dell’anno precedente. Bisogna rifletterci un po’. Szczesny è in via di recupero, Aké ha la frattura del perone, Pogba ha un problema meniscale, sta lavorando speriamo di averlo il più presto possibile, Chiesa al massimo come condizione lo avremo a gennaio, Arthur ha un problema alla caviglia e ci sono delle voci di mercato quindi non è disponibile, Kaio è stato operato al tendine rotuleo quindi ne ha ancora per un po’. McKennie è disponibile”.
Lo stato d’animo della squadra?
“I tifosi capisco l’umore, questi alti e bassi. Abbiamo fatto tre amichevoli importanti, l’ultima è finita male ma dovevamo andare a Tel Aviv poi non siamo partiti e avevamo lavorato molto in settimana. Ci ha fatto bene questa bella sconfitta per farci alzare le antenne, ho sentito troppi trionfalismi in giro. La Juventus ha il dovere di puntare a vincere, le concorrenti si sono rafforzate e vincere è difficile. Ci sono 4-5 pretendenti e noi siamo fra quelle. Dobbiamo lavorare in silenzio, migliorare la squadra sotto tutti i punti di vista. Sotto l’aspetto del gioco, della fase difensiva. Credo sia un lavoro che stiamo facendo quotidianamente, la società è stata molto brava a sostituire chi è partito. Pensiamo al campionato prima della chiusura del mercato, abbiamo tre gare in casa e una fuori. Ci sarà da soffrire come tutte le partite, è sempre stata la forza delle squadre vincenti avere rispetto dell’avversario e non snobbarlo. Serve far bene quando abbiamo la palla e quando non l’abbiamo. Abbiamo preso otto gol in tre partite e questa è una cosa che va migliorata. La squadra ha entusiasmo per giocare questa partita”.
Kostic può giocare dall’inizio?
“Kostic è un giocatore che crossa molto bene, ha controllo di palla in uscita ottimo, è arrivato da due giorni e tra l’altro ha fatto avanti e indietro da Francoforte. Devo ancora decidere, fra lui, McKennie e Cuadrado ne giocano due. Ci sono anche i cambi, devo ancora decidere. Sono molto contento, lui è un calciante e Vlahovic ne trarrà beneficio”.
Come sta Vlahovic?
“Vlahovic sta bene, è rientrato dopo quel problema avuto in estate, è normale che ci voglia un attimo di pazienza per trovarlo al massimo della condizione. Da quando ha ripreso ora sta meglio. Ha tutte le possibilità per fare una grande stagione, sicuramente la farà”.
Ha dato uno sguardo alle partite di ieri? Cambiano le percezioni in ottica scudetto?
“Loro hanno tre punti, noi zero. Bisogna essere bravi a rimanere con loro. Milan e Inter sono avanti, la Roma mi incuriosisce e credo che Mourinho abbia fatto un ottimo lavoro assieme alla società con acquisti mirati, sono stati bravi. Domani è un primo test importante, rispetto agli anni precedenti cambia una cosa: senza la sosta l’obiettivo era essere a marzo tra le prime per la volata scudetto e passare il turno in Champions era il primo obiettivo. Quest’anno il primo campionato finisce il 13 novembre, quindi c’è da essere tra le prime 4 il 13 novembre e poi passare il turno di Champions. Abbiamo 21 partite da giocare, bisogna fare bene. Ora abbiamo le ultime due settimane di lavoro, poi giochiamo ogni tre giorni. Ma è anche bello giocare ogni 3 giorni”.
La rosa è completa? Si aspetta nuovi rinforzi?
“L’anno scorso era completa al 99% e poi c’era Ronaldo che era l’1% e infatti è andato via. Inutile parlare di mercato, ci pensa la società. Sono stati sostituiti giocatori che sono andati via, noi dobbiamo pensare alla partita di domani. Il Sassuolo viene da una brutta sconfitta in Coppa Italia con il Modena, ha preso un giocatore importante come Pinamonti ed è una squadra con cui è sempre difficile giocare contro”.
Domani ancora difesa a tre per agevolare Bremer?
“Io non ricordo l’ultima volta che una mia squadra ha difeso a tre, magari in costruzione possiamo andare a tre. Barzagli in una delle sue ultime partite mi disse che smetteva così non faceva più il terzino. Sono contento di quello che sta facendo Bremer, è un ottimo giocatore e ogni giorno viene al campo per migliorarsi e lo sta facendo. Sono molto contento”.
Pellegrini verrà sostituito?
“Abbiamo quattro terzini e la fortuna di avere Danilo e De Sciglio che possono giocare sia a destra che a sinistra. Per Pellegrini è un’ottima opportunità, lo ringrazio, alla fine ha fatto 21 partite con la Juventus giocando bene. Non puoi tenere cinque terzini”.
McKennie può giocare già dal primo minuto?
“Lo buttiamo in campo poi vediamo”.
Di Maria più accentrato?
“Va sfruttato per le sue caratteristiche tecniche che sono di un livello superiore alla media. Bisognerà essere bravi a cercarlo, a metterlo nelle condizioni di fare assist e soprattutto di cucire il gioco”.
Avete più responsabilità visto com’è andata l’anno scorso?
“Lo ripeto: la società ha lavorato molto bene, ha sostituito quelli che sono partiti. La Juve ha fatto un’ottima stagione l’anno scorso. Ci chiamiamo Juventus, venivamo da 9 anni di vittorie e dobbiamo vincere tutti gli anni? Non è così. C’è un ricambio generazionale. Ognuno interpreta le cose a suo modo. È molto semplice. Bisogna avere l’umiltà di accettare la situazione. L’anno scorso abbiamo fatto 10 punti in meno al Milan, non conto quelli dopo il quarto posto dove mentalmente abbiamo mollato. Bisogna recuperare dieci punti al Milan, on pazienza e lavoro ci arriveremo. L’anno scorso siamo partiti con il dovere di puntare a vincere. Poi abbiamo avuto brutta partenza. Adesso è un altro campionato, abbiamo il dovere di puntare a vincere sapendo che altre squadre hanno fatto meglio di noi. Deve essere uno stimolo, dobbiamo cercare di fare meglio delle altre. Bisogna essere pratici nella vita”.
Miretti resta alla Juve?
“Sui giovani con la società siamo pienamente d’accordo. Non abbiamo ancora deciso chi rimane e chi no. Dipende da come si evolve il mercato, una cosa è certa i giovani che abbiamo sono molto bravi. Un conto è valutare se sono bravi, un conto è valutare il percorso giusto perché è inutile tenerli qui per non giocare”.
Diventa un problema il poco entusiasmo che c’è in questa piazza? Questa Juve è più forte dell’anno scorso?
“Non lo so, ho detto solo che abbiamo sostituito giocatori ottimi che sono partiti con giocatori ottimi che sono arrivati. Vedrai che ci fa solo bene. Ci può far bene questo clima, ci può dare consapevolezza che serve qualcosa in più per vincere. Mi hanno insegnato che nel calcio conta solo vincere le partite ma bisogna lavorare in silenzio, anche sull’atteggiamento. Con l’Atletico non abbiamo vinto un contrasto, così è difficile che vinci. Se ti scontri con queste squadre così, diventa difficile. Bisogna avere grande entusiasmo, sapendo che ci sono difficoltà. Ma ci sono sempre, perché vincere non è una cosa normale. Bisogna avere rispetto dell’avversario, togliere la presunzione perché nessuno ci regala niente. Quanto fatto nessuno lo toglie: è nel museo della Juventus. Chi l’ha fatto rimane nella storia. Domani siamo tutti in discussione, tutti. Conta il rettangolo verde, c’è da vincere delle partite mica mandare missili sulla luna. Con entusiasmo, voglia, tenendo il profilo molto basso. Sento molti trionfalismi”.
Come ci dobbiamo aspettare la Juve
“Va fatto un passo alla volta, poi le le cose cambiano. L’anno scorso a gennaio eravamo morti ma poi abbiamo fatto un girone di ritorno straordinario fino all’Inter, abbiamo dovuto rincorrere una partenza sbagliata. Le partite ora son diverse da quelle di ottobre dove saremo tutti pini condizione, domani ci vuole una partita da Juventus”.