Mihajlovic e Arnautovic in conferenza.
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Come avete digerito la battuta d’arresto di Venezia?
“Ci sono rimasto male e l’ho detto ai ragazzi. Sicuramente ci sono state cose positive e negative, per esempio l’essere riusciti a recuperare dopo lo svantaggio, mentre mi è dispiaciuto perché avremmo potuto giocarci la partita in queste ultime giornate. Non voglio entrare nel merito delle decisioni arbitrali perché se noi avessimo fatto del nostro meglio non saremmo qui a recriminare sulle decisioni del direttore di gara, dobbiamo guardare a noi stessi e imparare dagli errori. Ora ci rimangono due partite comunque importanti, visto che siamo ancora in corsa per il 10° posto e vincendo domani potremmo andare a -1, in più potremmo fare un record di punti da quando io sono qua. La cosa che mi rode di più di Venezia è stato l’atteggiamento sbagliato, siamo troppo incostanti. Pensiamo però a domani, è comunque un derby”.
Per Arnautovic: Come giudichi la tua stagione?
Arnautovic: “Questo è il mio primo anno qui e il mio obiettivo era quello di aiutare la squadra. Sono chiaramente felice per i gol, se fossi stato più fortunati avrei potuto segnare persino di più, ma la stagione non è ancora finita e so che potrei segnare ancora. Per me la cosa più importante in questa stagione era mettermi al servizio della squadra, non tanto ottenere record personali, ad ogni modo mi ritengo abbastanza soddisfatto”.
Per Arnautovic: Che cosa ti ha conquistato di Mihajlovic?
Arnautovic: “Da subito ho notato un carattere forte, l’ho conosciuto quando giocavo all’Inter e avevo apprezzato da subito la sua mentalità. Io apprezzo molto le persone che come lui ti dicono le cose faccia a faccia. Subito, quando sono arrivato, mi ha detto che cosa voleva e non voleva da me. Non posso dire che per me è come un papà perché l’ultima volta che l’ho detto si è arrabbiato, non essendo così vecchio, quindi lo posso definire come un fratello maggiore per me, anche se ovviamente rimane il mio mister. E’ la sua personalità che amo e dopo tutto quello che ha passato credo che davanti a lui ci si possa solo abbassare il cappello… Da uno così si può solo imparare”.
In settimana ha firmato Medel, che resterà un altro anno. Quanto ha inciso anche il vostro parere e cosa ne pensa della possibilità di averlo qui ancora?
“Credo che si sia meritato tutto questo sul campo. A inizio stagione ci avevo parlato, lui è uno che ha bisogno di giocare. Nel momento in cui ha ritrovato continuità in campo ha fatto bene e si è meritato di essere scelto anche nelle occasioni successive. E’ un leader, e dà tanto alla squadra. E’ uno di quelli di cui mi posso fidare, e che so che sono in grado di trasferire alla squadra quello che voglio io in campo”.
Come valuta la stagione del Sassuolo e il primo anno di Dionisi in A?
“Il Sassuolo è un’ottima squadra, Dionisi ha fatto un ottimo lavoro e ha costruito una squadra solida. Dal centrocampo in su hanno tanti giocatori forti, ma ne hanno anche presi molti. All’andata con loro abbiamo vinto, e domani abbiamo l’occasione di avvicinarci a loro e andare a -1. Dopo di che vediamo se tutti parlano ancora del Sassuolo come una squadra così forte. Abbiamo l’obbligo di provare a fare di tutto per vincerla”.
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Questa squadra è fatta anche di tanti giovani di livello, ha paura che attirino l’attenzione di tante squadre e che potrebbero lasciare Bologna in estate?
“Per me è solo un orgoglio sapere che ci sono giovani che sono cresciuti così tanto. Il merito va anche a Bigon che ha scelto i giocatori, e alla società che ha deciso di intraprendere un percorso di crescita puntando sulla linea verde. Se ci sono diverse squadre in Europa che sono interessate ai tuoi giovani, vuol dire che hai fatto un buon lavoro, sia partendo da chi ha scelto i giocatori, sia allo staff tecnico che li ha fatti crescere”.
L’anno prossimo si vede ancora qui?
“Io ho imparato a guardare alle cose giorno per giorno. A Bologna sto bene perché mi piace la società e l’ambiente, quindi faccio sempre del mio meglio. Non penso, però, al futuro, lavoro giorno per giorno per portare avanti al meglio la mia passione, perché io sono felice e contento quando lavoro, al di là di tutto e anche del futuro. Cerco di finire bene la stagione poi vediamo”.
Per Arnautovic: Cosa manca a Barrow per trovare più continuità?
Arnautovic: “Per ma Barrow è un grande talento e un grande giocatore. E’ un ragazzo che ascolta sempre quando gli si danno suggerimenti. L’unica cosa che gli manca è fare gol, perché per un attaccante trovare continuità con il gol è quel qualcosa che ti da confidenza nel giocare. E’ un mio interesse il farlo diventare forte perché credo sia un ragazzo meraviglioso dal punto di vista personale oltre che di talento”.
Dijks come sta?
“Sta bene, ha recuperato. Si è comportato bene anche quando ha giocato quindi sono contento per lui.
Lei e Riccardo (Bigon, ndr) sarete una coppia anche nel futuro? Qual è il vostro rapporto?
“Io posso dire che con lui ho un rapporto ottimo, è una bravissima persona e un grande professionista. Di lui posso parlare solo bene, nonostante alcune discussioni che credo siano normali quando si lavora insieme. Io non faccio il dirigente quindi non posso parlare delle decisioni future, che valuterà la società sia per quanto riguarda me che per quanto riguarda Bigon”.