Pioli elogia i suoi giocatori per la concentrazione che stanno riuscendo a tenere senza dare spazio all’ansia.
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Verona è sempre stata una rampa di lancio straordinaria per la storia del Milan. È bello per i nostri giocatori giocare lì domani?
“Sarà bello affrontare una partita con così tanti tifosi milanisti, perché ci stanno trasmettendo energia, passione ed entusiasmo che vorremmo riuscire a portare in campo anche domani sera”.
Cambia il giocare dopo l’Inter? Che settimana è stata?
“È stata uguale a quelle precedenti. Ormai siamo ad un punto in cui tutte le partite hanno avuto e avranno un peso per l’obiettivo finale. Ho visto grande attenzione e motivazione. Sappiamo che il Verona potrà crearci difficoltà, ma le difficoltà affrontate ultimamente e non solo ci hanno fatto crescere. È il momento di dimostrare che non siamo solo bravi, ma che possiamo essere migliori”.
Il Milan segna spesso nel finale…
“È il nostro atteggiamento. Noi e il Verona segniamo tanto anche ad inizio partita, sarà importante l’approccio della gara, anche se la partita è lunga; come sempre, cercheremo di cambiare caratteristiche a gara in corso con i cambi. Lo step da fare è sempre lo stesso: vogliamo cercare di dominare le partite, quindi dobbiamo essere squadra dall’inizio alla fine. Abbiamo sotto gli occhi di tutti la semifinale di Champions vinta col cuore, lo spirito e la mentalità dal Real: le partite vanno giocate tutte”.
Che cosa può dare Ibra?
“Sappiamo quanto sia importante per noi. Sta facendo di tutto per darci una mano”.
Milan e Inter hanno due mentalità differenti?
“Non è il momento. Ora ci mancano 7 punti per fare qualcosa di straordinario e per dimostrare che siamo i migliori di questo campionato. Dobbiamo giocare da Milan, poi se vinciamo 1-0 o con qualche gol in più l’importante è essere squadra e giocare con emozione”.
All-in sul Milan?
“I pronostici ci davano sfavoriti. Io scommetto che la squadra domani darà il massimo”.
Crede che la Lega l’anno prossimo dovrà fare una valutazione più seria sul calendario e le gare in contemporanea?
“Non m’interessa. Sappiamo quello che vogliamo e quello che dobbiamo fare. Noi dobbiamo fare 7 punti”.
Ha visto Inter-Empoli?
“Ho rivisto il nostro allenamento e poi una gran partita di tennis. Fenomeno Alcaraz”.
Come vede il Verona?
“Sarà agguerrita come col Cagliari. Cercheranno di fare di tutto per batterci. Proveremo a farlo anche noi. Il reparto offensivo del Verona è molto pericoloso, noi dovremmo essere molto bravi a essere molto compatti e lucidi nel difendere, per poi recuperare palla e metterli in difficoltà”.
Quella di domani è la più difficile?
“Sì, è la partita più difficile perché è domani, poi settimana prossima dirò la stessa cosa. Ci aspettiamo un avversario molto motivato e determinato”.
Con lei Tonali e Leao sono maturati nella testa. Lo è tutta la squadra?
“L’atteggiamento è… li vedo sempre sul pezzo, attenti e motivati. Stanno gestendo bene queste emozioni. Veniamo da un percorso di 2 anni, di successi e di delusioni. Ora siamo più pronti”.
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Un commento su Ancelotti?
“Leggenda. È un top in tutto. Lo conosco appena appena, ma credo che abbia una capacità fantastica di entrare nella testa e nel cuore dei giocatori: è la più bella caratteristica che un allenatore possa avere”.
Quando il Milan ha avuto l’obbligo di vincere…
“Non vedo i miei giocatori ansiosi e preoccupati, li vedo motivati. Una virgola può fare la differenza. Siamo concentrati, ansiosi e non frenetici. C’è stata una crescita eccezionale. Pensavo di dover essere qui a Milanello a doverli tranquilizzare, ma in realtà no: sono sempre sereni e sorridenti, felici di essere qua”.
La generosità è una qualità del Milan? Si allena?
“Sono quelle alchimie che nascono all’interno di un gruppo per modo di lavorare e per l’ambiente che ci sta trasmettendo emozioni incredibili”.
Chi è il rigorista?
“Abbiamo sempre esposto la nostra classifica dei rigoristi, poi i giocatori potrebbero cambiare la situazione”.
Cosa ne pensa di Barak?
“Ha sia tecnica che fisicità. Più sporcheremo le loro giocate, più potremo difendere meglio”.
Ha timore che, con i diversi errori arbitrali che ci sono stati, non tutto dipenda dal Milan?
“Dipende dal Milan tutto ciò che possiamo controllare. Poi c’è chi farà altre scelte e noi le rispetteremo”.
Verona evoca anche ricordi negativi…
“Stiamo cominciando a scrivere la nostra storia. E si scrive col presente”.
Il Milan ha lasciato un po’ sfogare gli avversari. Sarà il caso di gestire di più?
“Per mentalità cercheremo il gol. Non sono mancati gli equilibri con la Fiorentina, anche se avevamo 3 attaccanti puri. Gli equilibri vanno mantenuti sempre, poi se ci sarà bisogno cambieremo qualcosa davanti…”.
C’è una frase o un’immagine che caratterizza lo spogliatoio in questo momento?
“Sì, c’è, ma non lo vogliamo rivelare. Non è il momento”.
Vuole spendere due parole per i preparatori atletici?
“Sanno benissimo cosa penso del nostro lavoro, il responsabile sono io: loro propongono e poi io decido. Troppe volte si dà importanza alla parte fisica e meno a quella tecnico-tattica. Non abbiamo mai avuto picchi né in un senso né nell’altro”.
Come vivono i giocatori questa vigilia?
“Ognuno la vive secondo le proprie abitudini. C’è qualcuno che parla troppo, altri meno. Poi vedo concentrazione e motivazione”.
Differenze con il pre Lazio, quando si era a -1 dall’Inter?
“Non ci sono differenze con la vigilia di Roma. È stato facile far capire alla squadra che settimana ci aspettava”.
Milan in testa: la migliore delle peggiori. Le ha dato fastidio questo titolo?
“Ho letto e non mi era piaciuto, ma fa niente. C’è qualcuno che critica Ancelotti, quindi è permesso tutto…”.
Alternanza Leao e Rebic sulle fasce?
“Dipende dalla partita, entrambi possono far bene sia a destra che a sinistra”.
Saelemaekers o Messias dall’inizio?
“Non penso che tra i due ci sia molta differenza tra difensivo e offensivo. Cambia il piede, ma sono due giocatori offensivi che poi devono lavorare anche in fase difensiva”.
L’anno scorso a Verona prestazione sontuosa in emergenza…
“Dal punto di vista tattico sarà simile: ci aspettano tante marcature a uomo asfissianti. Liberare gli spazi sarà decisivo”.