Cioffi in conferenza presenta il recupero del 20º turno contro la Fiorentina.
Mister, si torna subito il campo per il recupero contro la Fiorentina. Come ci arriva la squadra dopo la bella prova di Bologna e che partita vuole vedere dai suoi?
“Ci arriviamo consapevoli delle difficoltà della partita ma determinati e con la volontà di strappare punti su un campo difficilissimo”.
Con queste partite ravvicinate ci fa il punto sulla condizione fisica della squadra e se in base a questo farà delle rotazioni?
“La squadra sta bene sia mentalmente che fisicamente. Faremo 5 partite in 15 giorni quindi la cosa più importante sarà gestire la fatica mentalmente, mantenere alte le energie nervose per restare in partita e leggere bene il momento. In sintesi, possiamo permetterci un piccolo calo atletico ma dovremo compensare con il 200% di attenzione”.
Quali le caratteristiche della Fiorentina e che avversario si aspetta dopo il ko di Salerno?
“Mi aspetto la squadra che ho visto e seguito tutto l’anno. Una Fiorentina coraggiosa che attacca e gioca per vincere in un’ambiente infuocato. Basti pensare che, se non avesse perso a Salerno, la Fiorentina sarebbe stata in piena corsa per la Champions League e, quindi, ci si può solo che aspettare una bolgia”.
Il Franchi è un campo tabù. Ultimo successo dell’Udinese nel novembre 2007, da quel momento una serie ininterrotta di sconfitte. È una motivazione in più?
“La Fiorentina su 17 partite in casa ne ha vinte 11. Ha avuto degli scivoloni all’inizio contro Inter e Napoli e, recentemente, con la Lazio a febbraio. Il Franchi, pertanto, è sempre un campo difficile, cercheremo di fare più del massimo”.
Che partita sarà per Lei, fiorentino di nascita, quanto è emozionato nel vivere questa partita?
“E’ una partita emozionante, diversa dalle altre perché Firenze è la mia città. Mio nonno mi raccontava che, nella pausa dal lavoro di autista dei pullman, andava a vedere le partite. Ho negli occhi la Fiorentina di Rui Costa, Batistuta, Trapattoni, della Champions, dei tempi di Roberto Baggio ma anche della partita contro il Benevento subito dopo la tragedia di Astori. Sarà, quindi, una partita certamente non come le altre ma solo fino al fischio di inizio, da quel momento l’Udinese avrà 100 minuti per dimostrare che vuole i punti e per strapparli servirà una grande partita di volontà e sacrificio”.