Zanetti prepara la difficile sfida di Firenze.
Altre defezioni oltre a quelle già note di Ebuehi e Ampadu?
“Vacca, Modolo, Ebuehi, Ampadu e Sigurdsson sono out, Aramu e Haps li abbiamo recuperati oggi da un problema muscolare, sono dalla partita ma c’è da capire se ce la fanno. Antonio stava giocando con una lesione ancora in corso, Marco ha un problema al gionocchio, Sigurdsson ha l’influenza. Non ci dice per niente bene ultimamente in generale. Non voglio però parlare di sfortuna, dobbiamo lavorare su quello che sbagliamo, come allenatore devo valutare le prestazioni fatte e avremmo meritato più degli 0 punti fatti, abbiamo buttato via risultati già acquisiti, questo è ma deve darci fiducia. Non so i motivi per cui cediamo all’ultimo così, si diventa matti a cercare il perché di certe cose, abbiamo lasciato giù punti cinque volte all’ultimo, ad averli fatti quei punti saremmo invece pieni di entusiasmo. Non abbiamo fatto quei punti per colpa nostra e questo ci ha portato in una posizione difficile ma non impossibile. Stiamo lavorando per tentare di arrivare all’obiettivo finale nonostante quella posizione difficile, siamo in difficoltà per mancanze nostre. Si può battere su un sacco di tasti, tante piccole cose che ci portano oggi a dover guardare in faccia la realtà. Abbiamo sette finali in cui tirare fuori almeno 9 punti per poi vedere cosa succede, possiamo fare tutto contro tutti e il contrario di tutto. La Serie A è un campionato che mette a nudo tutti i tuoi limiti”.
Contro l’Udinese è arrivato uno dei pochi gol presi dal Venezia su palla inattiva:
“Sulle palle inattive a sfavore siamo forti, è uno dei pochi numeri dove riusciamo a tenere alto il livello se consideriamo quanti ne subiamo. Quello non era un fondamentale che alleniamo ma perché non fa parte dei problemi che abbiamo. Per recuperare la gara contro l’Udinese, incanalata negativamente da un errore, ho messo in campo tanti attaccanti, da lì le difficoltà sull’ultimo corner. Però nel secondo tempo abbiamo rischiato pochissimo, se non su un passaggio all’indietro sbagliato, poi sul corner ci sono mancati centimetri, ne abbiamo concessi quattro nell’ultimo minuto e in Serie A c’è chi il pallone sa metterlo bene e chi sa staccare bene di testa, poteva succedere. In allenamento vedo tante belle cose, anche che non portiamo in campo perché in allenamento per dire un Busio determina, in campo fa buone gare ma può determinare di più. Cuisance in allenamento tira tanto, in partita lo fa meno. Il problema non è tanto l’errore, ma il fatto che lo facciamo e perdiamo la partita perché non riusciamo a segnare. Con l’Udinese l’avevamo pareggiata, poi abbiamo fatto un secondo errore e l’abbiamo persa comunque. Dobbiamo limitare ciò che dipende da noi”.
Ampadu non ci sarà per squalifica ed era il tuo jolly, cosa ti inventerai senza lui ed Ebuehi?
“Giocherà chi abbiamo e avrà l’opportunità di farsi vedere e darci una mano, sono i momenti in cui tirare fuori qualcosa in più per non far rimpiangere un giocatore indispensabile come Ampadu. Il lavoro non è mai stato improntato su un giocatore solo, perché poi quando non lo hai non sai più cosa fare. Mi aspetto dunque che i ragazzi facciano ciò che proviamo in settimana, non voglio vedere una squadra senza riferimenti perché manca Ampadu, bene o male a parte lui ed Henry gli altri hanno dimostrato di essere tutti allo stesso livello”.
Come si ferma la Fiorentina?
“Per fermare la Fiorentina di adesso serve fare una partita straordinaria, allenata perfettamente e al livello delle grandi squadre. Ha giocatori fortissimi e congeniali alle idee di Italiano. Puntano all’Europa come giusto che sia. Questo non vuol dire che paritamo già sconfitti. Anche all’andata era impossibile ma siamo riusciti a vincere, non concedendo nulla e con un pizzico di fortuna riuscendo a fare gol. Se pensiamo all’avversario perdiamo subito autostima vista la loro forza, dobbiamo pensare a noi presentandoci affamati”.
A ripensare all’anno scorso come la stai vivendo ripensando a dove eravate?
“Nel calcio c’è la tendenza a dimenticarsi in fretta di quanto fatto, nello specifico l’anno scorso abbiamo fatto un impresa non dovuta, questo è anche il motivo per cui non ci stiamo salvando a mani basse. Per esempio l’Empoli era costruito per salire e ha dovuto fare pochi innesti per alzare il livello, noi abbiamo rifatto la squadra, amalgamando la squadra da zero, farlo da zero significa che serve del tempo, che speri che facciano subito gruppo, che entrino subito in sintonia con il tecnico, queste sono le nostre difficoltà reali e non è detto che le difficoltà siano le stesse l’anno prossimo, possibile che si faccia meno fatica con la squadra l’anno prossimo. Vi assicuro che qua c’è del talento, abbiamo valori per mettere la testa un punto sopra all’obiettivo, non siamo una squadra da ultimo posto già retrocessa a gennaio come qualcuno faceva intendere. L’anno scorso qua non esiste più, c’è l’allenatore e un manipolo di 4-5 ragazzi rispetto all’anno scorso. Quindi o prendi 4-5 campioni, oppure devi costruire, passando per delle difficoltà, questo è perché siamo qui, ma sapevamo che sarebbe andata così. Ho scelto io di restare consapevole di queste difficoltà ma anche consapevole che ce la possiamo fare. Voglio fare il miracolo, con tutto me stesso, voglio che i giocatori lavorino con questa testa e a sette giornate dalla fine lo possiamo ancora fare visto che in tanti ci davano subito retrocessi. Questo campionato qua se saremo bravissimo a portarlo in porto sono convinto che il progetto di questa società sia importantissimo a lungo termine, abbiamo fatto alcuni errori che saranno analizzati, ma ci sono cose importanti, come il centro sportivo nuovo, lo stadio riammordenato, c’è voglia di fare qua. Dobbiamo crederci tutti e se sono qua è perché ci credo e spero che i giocatori credano nel progetto del club”.
C’è qualcuno da cui ti aspetti di più?
“Sì, in positivo ovviamente, Henry lo serviamo poco, male e fa gol, vuol dire che è un giocatore importante, dobbiamo migliorare nel servirlo come fanno gli altri. Questo è un giocatore che non ha nulla a che invidiare a un Cabral, quindi da chi ci gira intorno mi aspetto qualcosa in più. Johnsen è un ragazzo importantissimo per noi e sta girando a 0 gol, Aramu sta attraversando un periodo di difficoltà fisica è da un po’ di tempo che non riesce a fare gol, Okereke a sua volta è da un po’ che non fa gol così come i numeri sono bassi da chi entra dalla panchina. Mi aspetto che con il lavoro e acquisendo fiducia alzino i numeri. Caldara tornerà, ha fatto la sua settimana di pulizia, pretendo da lui che torni quello dell’andata, perché ha già dimostrato di essere fortissimo e macchia le prestazioni con errori banali attualmente, può essere un nostro punto di forza come Henry”.
Cosa speri di ritrovare domani?
“Spero di trovare dei punti e mi aspetto di continuare a fare la prestazione. Per noi è importante dare continuità in quel senso e lo stiamo facendo. Se non facciamo la prestazione noi possiamo perdere anche contro squadre di Serie B, non siamo in grado di fare partite sporche, quasi tutti i gol nostri tranne rare eccezioni arrivano da costruzione. Ci mancano i gol sporchi e il portare gli episodi dalla nostra”.