Nel post gara della gara di Verona, Italiano analizza il pareggia e si sofferma sul gol del possibile 2-1 sperecato da Duncan. Successivamente parla già di Ikonè come un giocatore viola.
Una partita complicatissima, che però avete raddrizzato come col Sassuolo.
“Mi piace il fatto che abbia fatto gol un subentrato, abbiamo reagito a un primo tempo non brillantissimo. Il primo tempo non mi è piaciuto, non siamo riusciti a venir fuori dalla loro pressione. Nelle ultime due partite avremmo potuto raccogliere qualcosa in più, ma siamo contenti e non dobbiamo fermarci, siamo in netta crescita”.
Sul gol sbagliato da Duncan si è arrabbiato…
“Quest’anno in una partita abbiamo perso in due minuti. Quell’occasione è arrivata dopo aver pareggiato, ci ho creduto e ci ho sperato. Correre dietro a quelli del Verona non è facile, è un calcio dispendioso, forse Alfred è arrivato stanco. Ma va bene, cercare di dettare legge ovunque non è semplice”.
Il fatto che abbiate rimontato denota carattere.
“Mi piace il fatto che abbiamo centrato cinque risultati utili. Dobbiamo dare continuità perché è troppo importante, rimontare le ultime due gare è segno di carattere e personalità. Questo è un aspetto che volevamo migliorare e l’abbiamo fatto”.
Ci fa un bilancio di questo girone d’andata? Questo gol può essere una ripartenza per Castrovilli?
“Avevo detto che serviva un guizzo per riaccenderlo. È entrato benissimo, e mi auguro che questo gol gli dia ulteriore fiducia: quando entra con questa testa può fare la differenza. Sono contentissimo per lui. Il bilancio è molto positivo: chiudiamo a trentadue punti, in una zona di classifica che ci soddisfa e che dovremo provare a mantenere. Siamo stati bravi a venir fuori da un periodo altalenante, il bilancio è molto positivo”.
Un giudizio su Ikoné? Di rado avevate sbagliato l’atteggiamento sin qui.
“Ikoné è un ragazzo forte, ha militato in una squadra francese che ha fatto campionati strepitosi. Si aggiunge ai quattro esterni che abbiamo, mi auguro si ambienti subito: ha qualità, sapete quanto ci tengo che davanti ci si muova bene. Penso che lui abbia nelle corde tutto ciò. Non è semplice andare ovunque e condurre le partite: il Verona è partito bene nella prima mezz’ora, sono stati bravi, ma siamo stati bravi anche noi a reagire. Nel secondo tempo non abbiamo concesso nulla e abbiamo creato quattro palle gol che avremmo potuto concretizzare diversamente. Ma va bene, va dato merito anche agli avversari”.
Com’è stato il suo ritorno a Verona? È vero che è stato vicino in estate?
“Per me è sempre emozionante. Ho amato Verona e l’Hellas, amo Verona e l’Hellas, e li amerò per sempre. Undici anni non si possono cancellare, tutti i ricordi non si possono cancellare. Su di me si sono dette tante stronzate, l’unica verità è che per 260 partite ho sputato sangue per questa maglia, e quest’estate sono contentissimo di aver conosciuto il presidente e il direttore sportivo di questa società”.