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Juventus – Genoa e i materassi

Dopo una domenica passata sul divano a vedere tutte e dico tutte le partite della Serie A il nostro Sandro avrebbe voluto mettere la ciliegina sulla torta, lunedì sera, con Juventus vs Genoa, il posticipo della ventesima giornata di Serie A. Ma quando pensi che tutto possa essere in discesa è lì che cominciano le rogne.

L’inverno è arrivato

Siamo in pieno inverno, fa freddo: cosa c’è di meglio di un bel posticipo di lunedì sera? Fa troppo freddo per uscire, chi vuoi che esca di lunedì sera?

“Amore, stasera c’è una cena dove ci verranno mostrati dei materassi e noi abbiamo bisogno di materassi nuovi, vero?”
“Materassi? Che problema ha il nostro e poi stasera c’è la partita! Vai tu con le tue amiche che ti diverti!”
“No, bisogna essere coppie. E poi bisognerebbe provarli!” (questa ultima frase me la dice in modo ammiccante e provocatorio)
“Ma tu per che squadra tifi?” Siamo all’ABC o è una domanda a trabbocchetto?
“Dai, non mi va…”
“Dai, vieni, ti porti pure il tablet e ti vedi la partita”

Tutto questo permissivismo mi spaventa, però va bene. Accetto!

Ecco la fregatura

Fuori nevica. Ci sono meno 5 gradi, fa freddo. Un pullman dalla piazza principale del nostro paese raccoglie tutte le coppie e ci porta a destinazione, nonostante le facce da funerale di molti mariti ero sereno, avevo il mio tablet con me, avrei visto la partita. Arriviamo in un antica masseria del 1500, in aperta campagna, il freddo si sente ancora di più che in città. Ma non c’è problema, ho il mio tablet, mi siedo dietro, metto le cuffie quando mi accorgo che non c’è segnale. Non prendono i telefoni. Educatamente chiedo ai camerieri la password del WIFI, “mi dispiace signore, ma ci è stato esplicitamente chiesto di non accendere il WIFI affinchè i clienti non si distraggano dalla presentazione dei materassi”

“Azz…”

Il piano B

Non ho la macchina per sentire la partita per radio, il pullman è andato via, non ci sono vie di scampo! Sono già le 21, mi sposto nel parcheggio dove c’è una tacca, fa freddo, provo a chiamare mio suocero per chiedergli di darmi aggiornamenti in tempo reale, magari mi fa lui la telecronaca. “Ciao Sandro, ti stavo per chiamare! Mia moglie sta vedendo Grey’s Anatomy e non mi parte Sky Go sul telefono. Mi sai dire che fa la Juve?”

È questa la vita che mi aspetta? Al freddo ad elemosinare di sapere il risultato della Juve? Mentre spego a mio suocero cosa sta succedendo mi si congela la mano, lo saluto e sento la sua virtuale pacca sulla spalla come a dire “ti capisco, se puoi scappa”

Il piano C

Gli amici non rispondono al telefono, saranno già ubriachi in qualche pub a vedere la partita. Nel frattempo si sono fatte le 21.20 dovrebbe essere quasi finito il primo tempo. Provo a chiamare mio padre, non è un vero e proprio tifoso ed è uno che va a dormire presto. Però se ha la TV accesa può cambiare canale e dirmi qualcosa, oppure vedere su internet o se la TV è spenta può accenderla, sono suo figlio! Farà qualcosa per me, no?

“Sandro! Che è successo? Perchè mi chiami a quest’ora della notte?”
“Papà sono le 21.30… non è che stavi vedendo la partita? Mi sai dire quanto stanno?”

Vi evito i bestemmioni. Dopo aver inveito contro di me in tutti i modi aggiunge “ma quando cresci? Invece di pensare alla partita perchè non ti impegni a farmi un bel nipotino? Che ti stai facendo vecchio!”

L’epilogo

Non avendo trovato più soluzioni ed essendo praticamente sommerso dalla neve decido di rientrare.

“Amore ma dov’eri? Dai che sta iniziando!”

Sono le 21.30 e non è ancora iniziato?

Cari lettori, vi sto scrivendo mentre un tipo, che sembra la brutta copia di Checco Zaolone (ed è tutto dire), illustra i benefici di un materasso che come minimo costerà 2000 euro. Non ho la più pallida idea di come sia finita la partita, non vedo l’ora di tornare a casa e vedermi almeno gli highlights.

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