I tormenti di Zaniolo in questo periodo sono principalmente due: la posizione in campo e la questione contrattuale.
Il giovane attaccante della Roma vive il primo momento difficile dopo il rientro dall’infortunio. I fischi all’uscita dal campo durante la partita contro il Bodo e la successiva panchina a Venezia hanno lasciato delle scorie.
Poi è arrivato l’ennesimo problemino fisico che lo ha costretto a lasciare il ritiro della nazionale per tornare a Trigoria e recuperare in vista della ripresa del campionato. Insomma per Zaniolo non è un periodo fortunato.
I tormenti di Zaniolo: la posizione in campo e il nodo contratto!
Zaniolo non ha ancora trovato il primo gol in campionato e sicuramente quando scende in campo sente la pressione di dover segnare.
La Roma è in difficoltà e questo non lo aiuta ma il problema è soprattutto di natura tattica. Nel 4-2-3-1 di Mourinho ha obblighi di copertura che lo condizionano quando c’è da concludere l’azione offensiva.
Il nuovo sistema provato nell’ultima di campionato (3-4-1-2) se confermato sarebbe ancora più problematico. Zaniolo potrebbe giocare da esterno a tutta fascia (con i problemi di copertura difensiva già accennati) o da seconda punta, due ruoli in cui non si sente valorizzato.
Poi c’è la questione del rinnovo: il 22 giallorosso vorrebbe che il valore che gli attribuisce la società gli fosse riconosciuto anche alla voce stipendio.
Attualmente Zaniolo guadagna 2,2 milioni netti a stagione, meno degli altri top player della rosa come Pellegrini, Abraham o Mkhitaryan.
Il suo agente e il DS Pinto hanno iniziato a discutere di un possibile adeguamento ma la scelta della Roma sembra quella di congelare i rinnovi e attendere fine stagione.
Insomma Zaniolo non è tranquillo e le sue prestazioni ne sono la più evidente manifestazione. A Mourinho il compito di risolvere i problemi tattici per rilanciarlo il più fretta possibile, la Roma e la nazionale non ne possono fare a meno.