Pioli fa il punto sui suoi giocatori: Ibrahimovic, Kessie, Messias, Tonali e gli altri.
Che sosta è stata prima di Milan-Lazio?
È stata una sosta abbastanza buona, peccato per l’infortunio di Krunic, speravo di avere tutti i giocatori a disposizione per questo tour de force. Non ci sarà neanche Giroud, ora sta bene ma adesso è fermo da due settimane.
Come stanno Ibra e Kessie?
Stanno bene, hanno lavorato con continuità in queste due settimane e sono disponibili per giocare domani.
Per Ibra servirà una gestione diversa
Ibra è un grande, sa benissimo quali sono le sue condizioni e sa che 4 mesi lontano dai campi sono tanti. Ha lavorato da mattina a sera per recuperare da questo infortunio. Adesso sta bene, nessuno del Milan può giocare tutte e 7 le partite che ci aspettano nei prossimi 21 giorni. Non è ancora al meglio, ovviamente va gestito. Mi auguro che possa avere la continuità che gli è mancata lo scorso anno.
Il rinnovo di Kessie?
È una situazione che riguarda il club e l’agente del giocatore, io con Franck parlo solo del campo. Lo vedo positivo, sereno e concentrato.
Tonali?
La sua crescita è sotto gli occhi di tutti. È un centrocampista completo, le sue qualità stanno vedendo fuori, è un ragazzo serio. Sandro sa che c’è grande competitività in questa squadra. Sanno che non è la quantità di minuti ma la qualità che sarà determinante.
Ritiene di avere una rosa adeguata per affrontare il campionato e la Champions?
Si, siamo migliorati, sia come spessore che come composizione della rosa. Messias e Bakayoko sono un po’ indietro, spero di averli presto con una condizione più omogenea. Al completo però siamo un’ottima squadra, il nostro obiettivo è quello di essere sempre competitivi, sia in serie A che in Europa.
La sfida con la Lazio?
Sulla carta sarà una partita fra due squadre di qualità, che cercando sempre il gioco offensivo. Sarà una sfida spettacolare, la Lazio è fortissima ed è partita bene. Anche noi però stiamo bene e vogliamo continuare a vincere.
Il rapporto fra Kessie e i tifosi?
I nostri tifosi sono troppo intelligenti per non mettere il Milan al di sopra di tutto. Se ne sta parlando troppo e a sproposito del rinnovo di Kessie, le trattative possono anche essere lunghe.
Luis Alberto rimpianto di mercato?
Non ho mai avuto altre richieste, sono contentissimo della squadra che sto allenando. Sono felice di quello che ho, non penso ad altre cose.
La striscia Lazio-Liverpool-Juve è una prova di maturità?
Per noi sono tutte prove di maturità, è chiaro che ci aspettando partite impegnative e stimolanti. Dobbiamo dimostrare il nostro valore.
La formazione?
Schiererò il miglior undici possibile, poi dopo penseremo alla Champions.
Che tipo di minutaggio ci possiamo aspettare da Ibrahimovic?
Domani Zlatan può giocare uno spezzone di gare, in modo da trovare una condizione migliore per essere pronto per le prossime sfide.
Alternanza Florenzi-Saelemaekers?
La formazione la valuterò fino all’ultimo secondo, sicuramente non cambierà il nostro atteggiamento e la nostra voglia di fare bene in uno scontro diretto.
Quanto è maturato Brahim Diaz?
È un giocatore molto forte, è cresciuto tantissimo. Adesso è un calciatore completo. Deve cercare le giocate difficili, perché può farlo, e migliorare nel gioco senza palla.
Messias?
È un ragazzo disponibile, voglioso di mostrare le sue qualità. Può giocare sia sulla destra che sulla trequarti. Vedremo di volta in volta, per adesso deve trovare la giusta condizione, poi avrà le sue occasioni.
Cosa teme della Lazio di Sarri?
Stiamo parlando di un allenatore vincente di altissimo livello. Non sarà una sfida fra Sarri e Pioli, ma fra due squadre vogliose di prevalere l’una sull’altra.
Felipe Anderson?
Abbiamo difensori adatti a contrastare i giocatori offensivi della Lazio. Felipe con me ha fatto un campionato eccezionale, è un giocatore di qualità che ha guizzi importanti. Mi auguro che possa continuare a fare bene, ma dalla prossima partita.
Come si affrontano i big match?
Le vittorie ti danno condizione, morale. Ma sono le atteggiamenti che devono essere mantenuti nel corso della gara. È la disponibilità, il sacrificio, la corsa in più che possano essere sempre decisive. Vincere fa bene ma bisogna rimare sempre molto umili, consapevoli di quanto dobbiamo mettere nella partita.
Durante questa preparazione è successo qualcosa di particolare che ha caricato il gruppo?
Sì, ma sono cose che devono rimanere dentro Milanello. Vedere lavorare bene i miei giocatori mi riempie di soddisfazione.
La sfida con la Lazio può dare indicazioni per la gara con il Liverpool?
Difficile confrontare le squadre, la Lazio gioca con un centravanti vero come Immobile, il Liverpool davanti ha Firmino. Noi abbiamo le nostre qualità, per le quali nutriamo tanta fiducia. La Champions darà tanto entusiasmo, ma per ora siamo concentrati sulla gara di domani.
Il centrocampo a tre?
Può essere un’alternativa, c’è bisogno che tutti i centrocampisti siano al massimo. Bennacer ha giocato in nazionale 90 minuti ed era da un bel po’ che non faceva 90 minuti interi. Bakayoko non è ancora al 100%. Quando avrò tutti in condizioni ci sono le qualità e le caratteristiche per un centrocampo a tre. L’importante è avere tutti nella migliore condizione possibile il prima possibile.
Pellegri?
Sta bene e sta lavorando con molta partecipazione. Credo che potrà essere convocato per la gara di domani.
Cosa serve per migliorare rispetto alla passata stagione?
Non siamo stati continui nell’ultima parte di campionato, non abbiamo vinto quelle gare che ci avrebbero permesso di vincere il campionato. Adesso abbiamo capito la lezione. Ci sono 7 squadre fortissime, la differenza non sarà negli scontro diretti, ma facendo più punti possibili contro le squadre sotto queste 7. Toccherà a me tenere la pressione alta, cambiando anche giocatori quando serve. Dobbiamo essere sempre continui per restare sempre competitivi.
È un vantaggio affrontare una grande squadra quando ha un nuovo allenatore?
Non penso sia un vantaggio, il lavoro fatto questa estate da Sarri è già stato assimilato dai giocatori. La qualità tecnica farà la differenza.
Ci sarà più turnover rispetto allo scorso anno?
Lo scorso anno la turnazione è saltata perché abbiamo avuto tanti problemi. Nella mia testa c’è il turnover, anche perché abbiamo tanti giocatori forti. La mia idea è quella di provare a mettere in campo ogni volta la miglior formazione possibile.
La sfida a centrocampo?
Saranno dei duello importanti contro Luis Alberto e Milinkovic-Savic. Saranno situazione dove servirà massima attenzione.