Stasera c’è la Champions e Conte ha il cruccio di dover riequilibrare l’Inter.
I nerazzurri stanno subendo troppo e questo è il vero problema. Sono 11 i gol messi a segno in queste prime 4 gare, non pochi, ma sono 8 quelli subiti e anche questi non pochi.
Il dogma di mister Conte è sempre stata la difesa d’acciaio, ma in questa stagione, forse complice una tattica più spregiudicata, Handanovic è costretto a raccogliere troppi palloni alle sue spalle.
Rispetto alla scorsa stagione, oltre ai 3 di difesa che sono leggermente cambiati a causa del Covid, la rivoluzione c’è stata sulle fasce. Mentre a destra Hakimi, più offensivo non è discutibile, a sinistra Perisic potrebbe essere nuovamente messo in discussione.
L’Inter nelle ultime battute di mercato a portato in rosa Darmian, dalle caratteristiche sicuramente più difensive del croato. Fino ad ora l’ex parmense ha messo insieme zero minuti, ma ora, potrebbe essere arrivato il suo momento. Conte ha bisogno di più copertura, e la difesa a tre, con due ali esclusivamente offensive, potrebbe non essere sufficiente.
Dubbi a centrocampo
In mediana dovrebbe essere Sensi il favorito nel ruolo di rifinitore per le punte. Dovrebbe in quanto c’è sempre Eriksen che scalpita. La classe del danese non è in discussione, mentre è il suo adattamento tattico che lascia un po’ perplesso il mister. Maggiore copertura sugli esterni che permetterebbe maglie più strette al centro, potrebbe consentire anche una maggiore libertà sulla trequarti che favorirebbe appunto Eriksen. La copertura sarebbe garantita da Vidal e Barella
Conte è in attesa della scintilla che faccia riaccendere l’ex Tottenham e la Champions potrebbe essere l’innesco più significativo.
In attacco
In avanti Conte si è lasciato sfuggire un galeotto “Sanchez potrebbe partire titolare” e, se è vero com’è vero che Lukaku è il re Mida nerazzurro che trasforma in oro tutto ciò che tocca, ecco che Lautaro torna in discussione.
Il cileno rientrerebbe sicuramente nel discorso di riequilibrare l’Inter in quanto potrebbe dare sicuramente un mano anche sull’esterno, ruolo che prediligeva ai bei tempi friulani.
Conte non avrà molti grattacapi per la sfida di Champions, ma in compenso molti pensieri per mettere ogni tassello al posto giusto.