Conte in conferenza stampa nel post gara vinta contro l’Udinese. Partita difficile per l’atteggiamento dei friulani, ma facilitata dalla sciocchezza di De Paul.
Tre vittorie, meglio di così non si poteva fare… Abbiamo visto una variazione tattica oggi, è una soluzione temporanea?
Penso che sia una buona alternativa a quanto fatto vedere fino a oggi. Il fatto di poter interpretare un paio di sistemi – di più diventa difficile – per noi diventa importante: ci abbiamo lavorato, può essere una soluzione importante con squadre molto chiuse che si difendono con 9 giocatori sotto la linea della palla. Cerchi di fare un 5 vs 5. Al tempo stesso dobbiamo lavorare, sono tutte conoscenze che i giocatori stanno immagazzinando: è importante che quelli che hanno saltato la preseason entrino in questa idea, il problema è che devo farlo in gare ufficiale. Lo stesso Sanchez deve riannodare il filo ma dentro un’idea di gioco, un contesto organizzato. Godin non giocava da due mesi, oggi sono contento della sua prestazione e di ciò che ha fatto. Bisogna lavorare sapendo che ci sarà da soffrire. Abbiamo vinto tre partite meritando di vincere, però al tempo stesso sarà difficile fare passeggiate, dovremo avere sempre unghie e denti affilati. Il percorso è iniziato con giocatori che hanno voglia, ma al tempo stesso non dimentichiamo che bisogna crescere in tutto: lo devono sapere anche i nostri tifosi. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo vuoto, dovevamo fare meno fatica per vincere queste due partite qua. Se abbiamo propositi di grandezza, dobbiamo fare una strada e i ragazzi la vogliono fare: vedremo quanto saremo bravi. Di sicuro daremo il 120%.
Aspetti al varco la tua squadra dopo 3 vittorie…
Noi abbiamo bisogno di fare tante verifiche perché abbiamo cambiato tanto e c’è sicuramente un percorso da fare. Lo stiamo facendo nella giusta maniera perché questi ragazzi sono top per abnegazione, però sappiamo che se vogliamo competere con Juve e Napoli – come leggo – noi dobbiamo lavorare tanto e crescere. Come ho sempre detto, noi dobbiamo dare soddisfazioni ai nostri tifosi, che hanno visto 23 ragazzi che hanno dato il massimo: questo è lo spirito che ci può portare lontano.
L’Inter era da scudetto, pensavi di essere già avanti anche dal punto di vista mentale a questo punto?
Noi abbiamo vinto tre partite differenti, perché col Lecce abbiamo vinto in maniera decisa. Il Cagliari ha fatto difesa e ripartenza, mentre oggi abbiamo affrontato una squadra di gamba e di sacrificio. Noi stiamo facendo degli step di crescita, io sono contento per come stiamo maturando, ma al tempo stesso so anche – perché conosco il giochino – che ci state alzando perché ci volete dare la mazzata quando qualcosa andrà storto. Oggi è importante dire che l’Inter sia l’antagonista della Juve, è giusto che ci sia questo giochino: ma noi non dobbiamo sentire le sirene ammalianti ma stare coi piedi per terra. I tifosi devono essere contenti perché i ragazzi hanno ‘buttato il sangue’. Poi non so che definizione potremo dare all’Inter, non dobbiamo avere l’idea di rompere le scatole a tutti, e lo potremo fare se lavoreremo. Che parlino gli altri, noi dobbiamo stare zitti e fare il nostro dovere. I ragazzi mi stanno dando soddisfazioni.
Prende con un sorriso le dichiarazioni di Sarri che si è lamentato per aver giocato alle 15?
Non mi voglio mettere a dire niente, altrimenti facciamo i bilanci e gli stati patrimoniali… Qualcuno deve stare tranquillo perché sta dalla parte forte.