La metamorfosi dell’Udinese. Come è cambiata con Velazquez
Lo scorso anno uno dei molteplici problemi dell’Udinese riguardava la difesa. I soli Danilo, ceduto al Bologna e Adnan, andato all’Atalanta nello scambio con D’Alessandro hanno cambiato aria. Da Del Neri a Tudor, passando per Oddo, il reparto arretrato era quello che destava più preoccupazione. Sono passate solo quattro giornate dall’inizio del campionato, ma i segnali che arrivano dal reparto difensivo sono più che incoraggianti per il prosieguo della stagione. Larsen, Samir e Nuytinck, che sembrano solamente tre giocatori totalmente diversi rispetto lo scorso anno. Il danese con una MV del 5.62, per il brasiliano 6.12 ed un assist, l’olandese con il 6 rappresentano un punto fermo della formazione di Velazquez. Anche il neo acquisto Ekong ha una MV più che sufficiente (6.25) e rappresenta la vera sorpresa di questa Udinese. Proveniente dal Bursaspor, dopo una stagione da 27 presenze e 2 reti, il suo intento era quello di affermarsi in un grande campionato e finora, grazie alle sue doti difensive, ci sta pienamente riuscendo.
Il ritorno di Scuffet
La vera sorpresa di questo inizio stagione: Scuffet. Il suo ruolo, almeno nelle intenzioni del tecnico spagnolo, doveva essere quello di secondo portiere alle spalle di Musso, innesto del mercato estivo. Poi, complice anche l’infortunio del portiere argentino, Scuffet è riuscito a dimostrare di essere un portiere di assoluto livello, nonostante le tante critiche piovute su di lui, soprattutto nella passata stagione, che lo ha visto sedere in panchina per cedere il posto a Bizzarri. I gol subiti finora sono 4, media di uno a partita, non male per una squadra che lo scorso anno ha incassato ben 63 reti. Quest’anno la squadra bianconera potrà dormire sogni più tranquilli lì dietro.